Debole sistro al vento d'una persa cicala, toccato appena e spento nel torpore ch'esala. Dirama dal profondo in noi la vena segreta: il nostro mondo si regge appena. Se tu l'accenni, all'aria bigia treman corrotte le vestigia che il vuoto non ringhiotte. Il gesto indi s'annulla, tace ogni voce, discende alla sua foce la vita brulla. Eugenio Montale

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